In azienda il coaching è collocato fra i processi aziendali di sviluppo strategico, e come tutti i processi aziendali ha un input ( il livello di performance o di competenza attuale del coachee), un output (il livello di performance o di competenza che il coachee dovrà raggiungere), in mezzo abbiamo le lavorazioni ovvero le sessioni, momenti di esplorazione e di scoperta, nelle quali il coachee individua le possibili azioni da intraprendere nell’intervallo con la sessione successiva, determinando così quello spostamento in avanti verso l’obiettivo che vorrà raggiungere, passando da un cambiamento mentale a un cambiamento fattuale.
Il coaching, non è una panacea; se il gap fra i tratti di personalità e il profilo di competenze richiesto è molto ampio, non c’è intervento di coaching che tenga.
E’ dunque fondamentale avere ben chiaro a cosa è imputabile il gap di competenza; il modello Human Resources Organizer fornisce una quadro molto chiaro sui gap di competenza.
Se il gap di competenza è dovuto a una mancanza di conoscenze, l’intervento appropriato è un intervento di formazione; se il gap di competenza è dovuto ai tratti di personalità molto distanti dal profilo richiesto dal ruolo, l’intervento più appropriato è di tipo organizzativo, dobbiamo dare al lavoratore una collocazione diversa; se il gap è dovuto a una mancanza di esperienza o di skill, l’intervento appropriato è il coaching.
Per attuare con successo un intervento di coaching in azienda, è fondamentale saper gestire due dimensioni, quella di consulente e quella di coach.
Come consulente la mia attenzione si concentra sull’azienda, che è la committente, e dunque devo tenere in considerazione fattori organizzativi, di mercato e di business.
Come coach la mia attenzione va alla persona alla quale l’intervento di coaching è diretto, alle sue competenze attuali, i suoi bisogni di sviluppo, i suoi valori, la sua personalità, la sua motivazione.
In un intervento di coaching aziendale, è fondamentale avere ben chiaro che gli obiettivi di crescita del coachee devono essere strettamente legati ai bisogni strategici dell’azienda, che fa un investimento sullo sviluppo personale del lavoratore, e come qualsiasi investimento aziendale deve rientrare e dare valore aggiunto all’azienda.